Caffeina nelle bevande: quanta ce n’è veramente?

La caffeina è una delle sostanze psicoattive più popolari al mondo, presente in molte bevande consumate quotidianamente come il caffè, il tè, gli energy drink o alcune bibite gassate (a proposito, conosci la differenza tra caffeina e teina?). 

Conoscere la quantità di caffeina che assumiamo può essere importante per sfruttare al meglio i suoi effetti benefici, ma anche per evitare i rischi associati a un consumo eccessivo. Continua a leggere l’articolo e scopri di più insieme a noi.

Cos’è la caffeina e perché la consumiamo?

La caffeina è uno stimolante naturale presente nelle piante di caffè, tè, cacao e guaranà, che agisce principalmente sul sistema nervoso centrale. Migliora la concentrazione, aumenta l’energia e riduce la percezione della fatica. 

Per molte persone, il consumo di caffeina è parte della routine quotidiana, grazie al suo effetto di stimolazione mentale e fisica. Tuttavia, è importante conoscerne la quantità presente nelle bevande che consumiamo e il suo impatto sul nostro organismo, specialmente se assunta in grandi dosi.

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Quanto caffeina c’è nelle diverse bevande?

Ecco una tabella che riassume la quantità media di caffeina nelle bevande più comuni:

Tipo di bevandaQuantità media di caffeina per porzione (mg)
Caffè espresso (30 ml)63-80
Caffè filtrato (240 ml)95-120
Caffè decaffeinato (30 ml)2-5
Tè nero (240 ml)40-70
Tè verde (240 ml)20-40
Tè bianco (240 ml)15-30
Energy drink (250 ml)80-160
Bibita gassata (Cola 355 ml)30-45

Caffeina nel caffè, tè e negli energy drink

1. Caffeina nel caffè

Il caffè è tra le principali fonti di caffeina e la sua quantità varia in base al tipo di preparazione:

  • Caffè espresso (30 ml): la quantità è fortemente influenzata dal tipo di miscela utilizzata, con circa 63-80 mg di caffeina in media per una piccola tazzina. 
  • Caffè filtrato (240 ml): una tazza di caffè filtro contiene generalmente 95-120 mg di caffeina, ma la quantità può variare anche a seconda del metodo di estrazione.
  • Caffè decaffeinato: nonostante il nome, contiene comunque una piccola quantità di caffeina, generalmente tra 2 e 5 mg per tazza. 

2. Caffeina nel tè

Il contiene caffeina ma in minore quantità rispetto al caffè e sempre in base al tipo di tè o al tempo di infusione considerati:

  • Tè nero: è tra le varietà di tè più ricche di caffeina, con circa 40-70 mg per tazza da 240 ml. Il contenuto di caffeina aumenta con tempi di infusione più lunghi e temperature elevate.
  • Tè verde: con 20-40 mg di caffeina per tazza, il tè verde offre una dose più moderata rispetto al tè nero. 
  • Tè bianco: ha il contenuto di caffeina più basso, circa 15-30 mg per tazza. È il meno lavorato dei tè, il che lo rende una scelta più leggera anche dal punto di vista della caffeina.

3. Caffeina negli energy drink

Gli energy drink sono noti per il loro contenuto di caffeina, spesso combinata con ingredienti come taurina, guaranà e zuccheri. La quantità di caffeina varia ampiamente:

  • Energy drink standard (250 ml): solitamente contengono tra 80 e 160 mg di caffeina, pari a una tazza di caffè forte. Alcuni marchi offrono dosi maggiori, quindi è sempre consigliabile leggere l’etichetta.
  • Alternative per sportivi e integratori: alcuni energy drink contengono caffeina sintetica, mentre altri usano quella naturale del guaranà. Quest’ultima viene rilasciata più lentamente e l’effetto può durare più a lungo.

Gli effetti della caffeina sul corpo

Benefici della caffeina

La caffeina può avere effetti molto positivi sul nostro organismo, a patto che venga consumata con moderazione. Uno dei vantaggi principali è l’aumento della vigilanza e della concentrazione: la caffeina, infatti, riesce a migliorare l’attenzione e la reattività, rendendo più facile affrontare attività che richiedono un certo livello di concentrazione. 

Inoltre, agisce come antagonista dell’adenosina, una sostanza chimica che induce sonnolenza. Interferendo con essa, la caffeina ci fa sentire più svegli e meno propensi alla fatica, regalandoci quella sferzata di energia che tanti apprezzano. Non mancano poi alcuni effetti positivi a livello cognitivo; alcuni studi suggeriscono, infatti, che la caffeina potrebbe avere un impatto positivo sulla memoria a breve termine e persino sull’umore.

Effetti collaterali della caffeina

Nonostante i suoi benefici, è importante tenere a mente che un eccesso di caffeina può anche comportare alcuni effetti collaterali. Tra questi, l’aumento di ansia e nervosismo, dovuto al fatto che la caffeina stimola il rilascio di adrenalina, una sostanza che, in alcune persone particolarmente sensibili, può accentuare sensazioni di nervosismo e agitazione. 

Anche il sonno può risentirne: consumare caffeina nel pomeriggio o la sera può disturbare il riposo, poiché la sua emivita (ndr. l’emivita è il tempo necessario affinché la quantità di una sostanza nel corpo si riduca della metà) è di circa cinque ore, il che significa che gli effetti possono prolungarsi fino a tarda notte. 

È importante sottolineare che ogni persona reagisce in modo diverso alla caffeina. Non esistono regole universali valide per tutti, poiché le risposte fisiologiche e psicologiche possono variare. Pertanto, è consigliabile prestare attenzione alla propria tolleranza personale e consultare un medico in caso di dubbi sui propri consumi.

Ottotips, l’artigiano del caffè consiglia…

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