Napoli e il caffè sospeso: una storia di condivisione e solidarietà

Sebbene la condivisione di una tazza di caffè sia una pratica radicata in tutta Italia, è a Napoli che assume un significato davvero speciale. Qui, il gesto di offrire un caffè sospeso è molto più di una semplice cortesia: è un’antica tradizione che si fonde con la generosità e la solidarietà della comunità. 

Scopriamo cosa si intende per caffè sospeso e quando nasce questa tradizione che oggi sta spopolando anche al di fuori dei confini partenopei. 

Caffè sospeso: storia e significato di un’icona di Napoli

L’origine del caffè sospeso, “o’ suspiso”, come lo chiamerebbe un napoletano, ha origine a Napoli, dove la tradizione del caffè si era consolidata già nel corso dell’Ottocento. È in questo periodo che iniziò a diffondersi la cuccumella, l’unico strumento con cui realizzare un caffè in casa fino al 1933, anno in cui fu gradualmente soppiantata dall’attuale Moka. Per strada, invece, il caffè veniva servito da caffettieri ambulanti, figure ormai scomparse, che si aggiravano tra i vicoli di Napoli vendendo sia caffè che latte. 

Secondo una delle tradizioni più accreditate, l’usanza del caffè sospeso iniziò ad affermarsi

durante la Seconda Guerra Mondiale, quando non tutti avevano la disponibilità economica per potersi permettere una tazzina di caffè. Così, chi poteva, pagava due tazze di caffè, una delle quali da destinare a un bisognoso. Di tanto in tanto, qualcuno faceva capolino in un bar e chiedeva se c’era un caffè sospeso, ricevendo in cambio un sorriso e una tazzina fumante. Secondo un’altra versione, invece, l’usanza del caffè sospeso, nascerebbe dalle “contese” tra amici al bar in merito a chi dovesse pagare il conto: nel dubbio, si preferiva pagare una tazzina in più, da destinare a uno sconosciuto. 

La tradizione del caffè sospeso oggi

La tradizione del caffè sospeso è da sempre stata simbolo di solidarietà popolare e identificazione culturale, tanto da vivere una vera e propria rinascita intorno al 2010. In quest’anno, ad esempio, fu fondata la Rete del caffè sospeso, una onlus che organizza eventi letterari e culturali con lo spirito di solidarietà che ricorda quello del caffè sospeso. Il 10 dicembre, invece, è stata istituita la Giornata del Caffè Sospeso: una data non casuale visto che coincide con la Giornata dei diritti umani, appunto per rinnovare l’impegno solidale di questa usanza. 

La tradizione del caffè sospeso ha poi varcato i confini nazionali, soprattutto grazie ai social, conquistando molti altri Paesi nel resto del mondo. In Irlanda e nelle nazioni anglosassoni non è raro sentir nominare un “suspended coffee”, e anche i Paesi latini hanno subìto il fascino del caffè sospeso, che in Argentina si è evoluto nella cosiddetta “empanada pendiente”, grazie alla quale ogni persona può ordinare gratuitamente fino a due empanadas. Un’usanza che cambia volto in base alle tradizioni della comunità che la fa propria, ma che non perde la caratteristica originaria di unire le persone per una buona causa.

Caffè sospeso: come funziona?

Il concetto del “caffè sospeso” è tanto semplice quanto potente. Ma come funziona esattamente?

Basta entrare in un bar e, invece di ordinare il solito caffè, richiedere un caffè sospeso. Il barista, gentilmente, registrerà il conto per due caffè, annotando quello non consumato in una lista dedicata ai caffè sospesi, o su una lavagnetta. Chiunque, privo dei mezzi per pagare un caffè, può entrare in un bar e chiedere se ci sono caffè sospesi disponibili. Non è semplicemente un atto di carità, ma piuttosto un modo per porgere una mano amica a chi potrebbe trovarsi in difficoltà economica. 

Questo gesto, sebbene non in uso presso qualsiasi bar, sta gradualmente tornando alla ribalta, tanto da essere preso come “spunto” per molte altre iniziative simili. Nel 2014, in due piccole librerie di Palermo e Polla, è nata l’iniziativa del “libro sospeso”, in cui un cliente abituale comprava due libri: uno per sé e uno per un estraneo. Oltre al caffè e ai libri, altre iniziative, come la pizza sospesa e la poesia sospesa, hanno seguito lo stesso principio di altruismo e solidarietà. Queste iniziative dimostrano che un piccolo gesto può fare una grande differenza nella vita di qualcuno.

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